Non sempre è facile esprimere con le parole certe emozioni che solo pochissime persone riescono a suscitare. La giornalista Marianna La Barbera è tra queste. La profondità del suo animo è un luogo speciale, una rara risorsa sia per lei che la possiede sia per chi la riceve. Ancora una volta, infinitamente grazie per questa meravigliosa recensione. ❤️ Myriam De Luca
Recensione di Marianna La Barbera pubblicata sul quotidiano online Palermolive diretto da Michele Sardo.

Nella poesia di Myriam De Luca trovano spazio, in perfetto equilibrio, l’analisi lucida e ferma delle dinamiche e dei drammi che attraversano la contemporaneità e le riflessioni, talvolta amare ma sempre consapevoli, legate alle relazione con il mondo esterno e alla progressiva strutturazione della personalità attraverso la gioia, il dolore, la curiosità, gli alti e bassi della vita e la conoscenza dell’altro.
Un incastro, quello tra “pubblico” e “privato” che trova concreta attuazione nella silloge poetica dal titolo “Esortazioni solitarie” che l’autrice palermitana ha pubblicato per i tipi de “Il Convivio Editore”.
Un viaggio emozionale che Myriam De Luca compie a beneficio di se stessa e del lettore, piacevolmente stupito dalla felice coincidenza tra parola scritta e musicalità del verso.
Concetti mirabilmente rappresentati anche nella prefazione e nell’introduzione, rispettivamente a cura di Sandra Guddo e Giuseppe Manitta. La bellissima copertina, invece, è opera dell’artista Cinzia Romano La Duca.
NARRAZIONE E POESIA
La raccolta di poesie è la seconda opera letteraria della scrittrice e poetessa, dopo il trionfale esordio con il romanzo “Via Paganini, 7”, che non è azzardato definire un piccolo capolavoro, peraltro del tutto privo dell’ingenuità stilistica che, in genere, contrassegna le opere prime.
“Esortazioni solitarie” è un’ulteriore gemma nella quale, malgrado il cambiamento di registro – si passa, appunto, dalla prosa alla poesia – sono perfettamente riconoscibili i motivi fondanti dell’impegno culturale e la dimensione umana dell’autrice.
Utilizzando un linguaggio che si rivolge all’infinito anche quando la parola esplora gli abissi psichici, De Luca sceglie di percorrere senza sconti un itinerario emotivo che conduce attraverso tutte le possibili declinazioni del sentimento.
E del dolore.
Emergono, nella pacatezza composta di chi non ha concesso alla rabbia il dominio assoluto della propria vita, conflitti familiari e rancori mai archiviati ma tradotti costruttivamente in una ricerca costante volta alla comprensione… [CONTINUA SU PALERMO LIVE]
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