“Scrivere, per me, è la voglia di sconfinare, diventare altri occhi, altre orecchie, altre anime, per esplorare dentro me stessa nuove emozioni… protetta dalla magia di una storia.
È una voce silenziosa che mi parla in mezzo al caos incessante della vita, permettendomi di dare forma e colore ai miei sentimenti.
È, anche, inciampare sulle mie ombre e danzare con le mie paure fino a sentirmi ubriaca…”
Queste frasi le ho scritte nella nota introduttiva del mio libro “Via Paganini, 7”. Sono frutto di una profonda emozione, quella della pubblicazione del mio primo romanzo, ma anche immagine del mio più intimo rapporto con la scrittura.
È una storia d’amore segreta, quella che ognuno di noi instaura con la scrittura, e alle volte non è facile trovare le parole per descriverla a qualcun altro. Esattamente come ogni altro legame sentimentale della nostra vita, possiede mille sfumature individuali, nasconde speranze e paure, mescola desideri e ansie inespresse.
A volte scrivere è uno sfogo, una pulsione, una necessità. Altre volte è una cura, altre ancora la risposta a una domanda celata per lungo tempo. Max Gazzè, in una delle sue splendide canzoni, attribuisce alla musica un immenso potere: “Salvarti sull’orlo del precipizio, quello che la musica può fare”. Immagino che questo potere sia comune a tutte le arti, si estenda alla scrittura, alla pittura, alla recitazione. Ognuno di noi si salva, si cura, si entusiasma a modo proprio, con tempi, orari, manifestazioni uniche di sé.
Volevo condividere con voi queste brevi riflessioni perché mi piacerebbe scoprire qual è il vostro rapporto con la scrittura. Cos’è per voi? che posto occupa nella vostra vita? quando e come preferite scrivere?
Photo by Hannah Olinger