“A quel punto dovetti arrestare il mio impeto e la mia velocità, perché mi trovai davanti a una scena d’amore a rallentatore.
L’anziano signore si spingeva a fatica sulla sua sedia a rotelle mentre il suo fedele amico, con il pelo consumato dal tempo, manteneva la sua stessa andatura e non staccava mai i suoi grandi occhi da lui.
Quella, per me, era una delle più alte e grandi forme d’amore! Amore che non ha bisogno di parole, amore che si traduce attraverso l’intenso linguaggio degli occhi e di una coda che si agita emozionata al rientro a casa, amore che non si aspetta nulla in cambio, amore che non si accorge della differenza tra le sue zampe e le ruote della sedia a rotelle del padrone, amore che non sa neanche cos’è l’amore ma lo dona per istinto!”
Avete già capito di cosa voglio parlarvi oggi? Bastano davvero poche parole e già a molti di voi saranno venuti in mente gli occhioni espressivi, i movimenti familiari, il trasporto e il calore legati a queste immagini.
Faccio appello ancora una volta alle parole del mio romanzo Via Paganini,7 per dedicare un pensiero ai nostri amici animali, a quella intraducibile relazione che lega molti noi a questi compagni di vita che, qualunque sia la loro forma, riempiono le nostre giornate, le influenzano e le modificano.
Photo by Krista Mangulsone