Il nostro percorso sulle tracce delle donne che hanno contribuito a cambiare la Storia degli ultimi decenni è iniziato con un breve ritratto di Amelia Earhart. La sua contemporanea Dorothea Lange è una figura di donna radicalmente diversa, ma ugualmente affascinante, protagonista anche lei degli anni Trenta.

Figlia di immigrati tedeschi, Dorothea Lange nacque negli Stati Uniti nel 1895.
Appassionata di fotografia fin da giovanissima, dopo gli studi e diverse collaborazioni, viaggiò per realizzare moltissimi reportage fotografici.
Il suo più grande contributo è stato proprio quello di fotografare il vero volto dell’America della Grande Depressione, dando testimonianza intensa e diretta delle condizioni di vita e di lavoro della nazione, soprattutto tra il 1935 e il 1939.
In maniera quasi scientifica e capillare, Dorothea immortalò gli immigrati, gli operai e i contadini costretti ad abbandonare il lavoro dei campi dopo le tempeste di sabbia che avevano desertificato un’ampia zona degli Stati Uniti. La sua opera di documentazione della vita dei disoccupati e dei senzatetto attirò l’interesse degli organi federali preposti al monitoraggio della crisi e i suoi reportage furono fondamentali per gli studi degli economisti americani, impegnati a mettere a fuoco la situazione del Paese.
Le immagini drammatiche e toccanti della Lange sono diventate il ritratto storico di un’epoca. Il suo merito maggiore è stato quello di portare all’attenzione dell’opinione pubblica tutte quelle frange di popolazione che, fino ad allora, erano rimaste invisibili e sconosciute.