Anni Settanta: la lotta per la parità / 2

“Mi chiedo se i minuscoli atomi e i nuclei, o i simboli matematici, o le molecole di DNA abbiano qualche preferenza per il trattamento maschile o femminile”.

È il 1964 e a parlare di discriminazione di genere durante un simposio al Massachusetts Institute of Technology è una delle prime donne a occupare un posto di rilievo nel panorama mondiale della Fisica, Wu Chien Shiung.


Wu Chien Shiung è nata nel 1912 vicino Shangai. Il padre, un ingegnere che sosteneva l’uguaglianza tra uomini e donne, aveva fondato una scuola femminile dove Chien Shiung iniziò il suo percorso scolastico con il forte sostegno dei genitori.

A 10 anni si trasferì a Suzhou per continuare gli studi, quindi all’Università Centrale Nazionale di Nanchino, dove si laureò in Fisica con il massimo dei voti nel 1934.

Il 1936 fu per lei l’anno della svolta: decise di andare negli Stati Uniti e presentò domanda di ammissione all’Università del Michigan.

Durante il viaggio, però, fece una sosta presso l’Università di Berkeley. Lì, il premio Nobel Ernest Orlando le offrì una borsa di studio. La ragazza, quindi, iniziò il suo dottorato con il fisico italiano Emilio Segré, che collaborava con Enrico Fermi.

Fu proprio Chien Shiun a suggerire a Fermi una soluzione al problema che il famoso fisico aveva incontrato durante il suo studio sulle reazioni di produzione di plutonio, e grazie al suo lavoro è stato possibile sviluppare delle procedure di accensione e spegnimento ben controllati per i reattori nucleari.

Negli Anni Cinquanta collaborò con i fisici Tsung-Dao Lee e Chen Ning Yang. Grazie a un esperimento che porta proprio il suo nome (Esperimento di Wu), gli studiosi riuscirono a confutare il concetto di “conservazione della parità”, che fino ad allora era considerato in Fisica un dato di fatto. Per questo risultato Tsung-Dao Lee e Chen Ning Yang ricevettero il Nobel nel 1957, ma Chien Shiu fu esclusa dal premio, nonostante avesse condotto l’esperimento cruciale per la formulazione della teoria.

Negli anni successivi, la Wu si dedicò allo studio degli atomi e alla biofisica. I suoi meriti le fecero ottenere la cattedra onoraria in numerose università cinesi e diversi riconoscimenti, ma solo negli Anni Settanta il suo lavoro viene finalmente riconosciuto a livello internazionale: nel 1975 Chien Shiu Wu diventa la prima donna presedente dell’American Physical Society e nel 1978 è la prima vincitrice del Premio Wolf per la Fisica, un riconoscimento che, in quest’ambito scientifico, è considerato secondo solo al Nobel.

I suoi ultimi anni di vita, dopo il ritiro dalla vita accademica, sono stati dedicati alla testimonianza. Chien Shiu Wu ha girato il mondo per raccontare la sua storia e sensibilizzare le ragazze, sostenendo i loro sforzi per entrare in un mondo – quello scientifico – troppo spesso precluso alle donne.

Le sue ultime volontà sono state quelle di far tumulare le proprie ceneri nel cortile della scuola femminile fondata dal padre.

Pubblicato da ilblogdimyriamdeluca

Sono Myriam De Luca, nasco a Palermo dove vivo e opero. Tre parole bastano per presentarmi e rappresentarmi: Donna, Amore, Scrittura. La ricerca della bellezza, attraverso l’arte in ogni sua forma, è parte fondamentale della mia vita. Seguitemi in questo blog per scoprire il mio mondo, miei libri, la mia anima.

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