Certo che ce ne sono volute
di stragi e di uomini morti
per svegliare il tacito torpore
di una terra che profuma
di mare e di lupare
Tonache porpora si confondono
tra abiti gessati e mocassini
di alto pregio
Cravatte stringono come cappi
verità in fondo alla gola
Ingannevole moralità
e mascherata depravazione
Ma la tenacia non si arrende
ai premiti arroganti
dell’ “onorata società”
Convinzioni forti
lasciano nella solitudine
Margini di una vita normale
stemperano echi di un insidioso
e presumibile destino
Il sale asciuga l’umettato humus
di antichi e nuovi orrori
Mani scavano tracce
di coscienze nuove
Myriam De Luca