2010-2019: le nostre lotte / 2

“Black people. I love you. I love us. Our lives matter, Black Lives Matter”.

Iniziava così, nel 2013, con un semplice post su Facebook, dopo il dolore e l’indignazione della comunità afroamericana per l’assoluzione del poliziotto che un anno prima aveva ucciso a colpi d’arma da fuoco il diciassettenne Trayvon Martin durante il suo arresto.

Il post di Alicia Garza viene letto da un’altra attivista, Patrisse Cullors, che conia l’hashtag #BlackLivesMatter. Il post diventa virale e finisce sotto gli occhi d un’altra attivista, Opal Tometi, che contatta Alicia e Patrisse, e propone loro di fare qualcosa insieme. Nasce così il movimento di protesta Black Lives Matter.


La californiana Alicia Garza è un’attivista che si è sempre occupata di diritti civili, senza distinzione di colore e di identità di genere. In particolare, la sua lotta si è indirizzata contro la brutalità della polizia nei confronti della comunità afroamericana e contro i transgender.

Anche Patrisse Cullors è nata a Los Angeles, e a sedici anni è stata costretta a lasciare la famiglia quando ha rivelato ai genitori la sua identità queer. Laureata in religione e filosofia, ha sempre lottato per l’abolizione della prigione e della militarizzazione, proponendo forme alternative di rieducazione culturale.

Opal Tometi, invece, è nata in Arizona, ed è una scrittrice e un’attivista. Ha diretto la prima organizzazione nazionale per i diritti degli immigrati origine africana, la Black Alliance for Just Immigration, che ha lo scopo di mettere in luce le disuguaglianze razziali affrontate dai neri, e si è impegnata a favore delle vittime di violenza domestica.

Le tre donne, preoccupate per la crescente violenza della polizia nei confronti della comunità afroamericana, decidono di fondare il Black Lives Matter, preoccupate dal pensiero che la morte di Trayvon Martin non sia un caso isolato. I fatti danno loro ragione: altre morti che potevano essere evitate di susseguono durante gli arresti, ma è il caso eclatante di George Floyd, avvenuto a Minneapolis nel 2020, a portare il movimento alla ribalta.

#BlackLivesMatter diventa mainstream e, dai social, le proteste si spostano nelle piazze, diventano reali.

Le disparità di trattamento durante gli arresti e le perquisizioni della comunità nera vengono a galla grazie alle inchieste delle maggiori testate americane, così come l’elevata percentuale di morti, a fronte di pene ridicole per i membri delle forze dell’ordine responsabili delle violenze e degli omicidi.

La creazione di una rete di sostegno internazionale tra persone di colore, il rispetto delle differenze, la lotta contro il sessismo e la misoginia, la creazione di un ambiente sicuro e socialmente giusto per chiunque: sono questi i principi fondamentali che il movimento sta cercando di portare avanti in questi anni.

Alicia Garza è stata inserita nella lista di The Root 100 fra i 100 afroamericani più influenti del 2016.

Patrisse Cullors è stata inserita, nel 2020, nella lista stilata da Queerty delle 50 persone che “stanno guidando la nazione verso l’uguaglianza, l’accettazione e la dignità di tutte le persone”.

Opal Tometi è stata inserita nella lista delle 100 donne straordinarie di Cosmopolitan.

Insieme, Alicia Garza, Patrisse Cullors e Opal Tometi sono state nominate nelle 100 Women of the Year del Times nel 2013.

Nel 2017 hanno ricevuto il Premio per la Pace della Sydney Peace Foundation con la seguente motivazione:

“Per aver creato un potente movimento per l’uguaglianza razziale, riaccendendo coraggiosamente il dialogo globale sul tema della violenza di stato e del razzismo. E per aver sfruttato il potenziale delle nuove piattaforme e del potere della gente per ispirare un coraggioso movimento di cambiamento in un tempo in cui la pace è minacciata da delle crescenti disuguaglianze e ingiustizie”.


Cari lettori, siamo giunti alla fine di questo viaggio tutto al femminile che ho voluto intraprendere per conoscere e farvi conoscere alcune figure femminili che hanno contribuito a rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore.

Ho viaggiato assieme a queste donne straordinarie dall’inizio del XX secolo ai nostri giorni e ho scoperto che tutte, nonostante le loro differenti peculiarità, sono accomunate dalle medesime qualità: coraggio, forza di volontà, determinazione e impegno, virtù che le hanno portate a grandi risultati.

Mi hanno insegnato a non avere pregiudizi, ad abbattere le barriere mentali e, soprattutto, a sentirmi fiera di essere donna.

Sperando che questo viaggio sia piaciuto anche a voi, colgo l’occasione per augurarvi buone vacanze.

Myriam

Pubblicato da ilblogdimyriamdeluca

Sono Myriam De Luca, nasco a Palermo dove vivo e opero. Tre parole bastano per presentarmi e rappresentarmi: Donna, Amore, Scrittura. La ricerca della bellezza, attraverso l’arte in ogni sua forma, è parte fondamentale della mia vita. Seguitemi in questo blog per scoprire il mio mondo, miei libri, la mia anima.

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